Con i centri città sempre più vietati ai diesel e, prossimamente, a tutti i motori endotermici, la svolta verso l'elettrico diventerà pressoché obbligatoria sul corto raggio.
L'offerta di mezzi a batterie di questo genere, sotto al limite delle 3,5 ton, è ormai discretamente ampia. E di più sarebbe la diffusione se non fosse per una mera questione di prezzo dei veicoli stessi. Ma cosa succede se si cerca di allargare la mobilità a emissioni zero (allo scarico, s'intende perché ogni kWh alla centrale di CO2 ne produce sempre) anche a distanze più ampie o/e a pesi superiori?
La Volvo ce lo spiega con un paio di concept: uno è un trattore per semirimorchi da 32 ton complessive, l'altro un 8x4 ribaltabile a pesi legali, sempre a 32 tonnellate. Diciamo che sono due esempi tipici di trasporto della seconda fascia, quella in verde più scuro nel grafico qui a lato: il primo per una distribuzione peri-urbana, il secondo per appoggio ai cantieri del centro, che pur ci sono.&nbs